Le grandi guerre neolitiche oggi dimenticate

Tempo di lettura: 2 minuti La frequenza e le cause dei conflitti nel Neolitico da molto tempo costituiscono argomento di dibattito acuto, finora basato sulle analisi di due principali fosse comuni - una ad Asparn/Schletz, in Austria, e una a  Talheim, in Germania – nelle quali i corpi non erano deposti in modo accurato, come nei normali siti funerari del tempo.
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La frequenza e le cause dei conflitti nel Neolitico da molto tempo costituiscono argomento di dibattito acuto, finora basato sulle analisi di due principali fosse comuni – una ad Asparn/Schletz, in Austria, e una a  Talheim, in Germania – nelle quali i corpi non erano deposti in modo accurato, come nei normali siti funerari del tempo.

Questi due siti risalgono a un periodo compreso fra il 5600 e il 4900 a.C. e appartengono alla cosiddetta cultura della ceramica lineare (LBK, Linearbandkeramik), sviluppatasi nell’Europa centrale all’epoca della prima diffusione dell’agricoltura. Alcuni resti di Asparn/Schletz mostrano inoltre segni di ferite prodotte da frecce.

L’analisi dei reperti di Schöneck-Kilianstädten sembra invece inequivocabile. Esaminando i resti di almeno 26 persone, Christian Meyer e colleghi hanno trovato i segni che le vittime erano state brutalmente torturate e mutilate.

Oltre alle tipiche tracce di frecce, infatti, spesso mostravano anche gravi lesioni al cranio, alle ossa della faccia e ai denti, alcune delle quali inflitte poco prima o poco dopo la morte. Inoltre, gli autori del massacro avevano sistematicamente spezzato le gambe delle loro vittime, indicando chiaramente che brutalità e torture furono intenzionali.

I ricercatori sottolineano che una dozzina dei corpi erano di bambini di etànon superiore ai nove anni. La presenza di pochissimi resti femminili (uno certo e uno dubbio) indica inoltre che le donne non erano state coinvolte attivamente nei combattimenti e suggerisce che le più giovani venissero rapite dagli aggressori.

Meyer e colleghi ne concludono che l’obiettivo di questa violenza massiccia e sistematica fosse l’annientamento di intere comunità rivali. Inoltre, considerato che i siti di Schöneck-Kilianstädten, Asparn/Schletz e Talheim sono molto distanti uno dall’altro, si può supporre che simili massacri non fossero fatti isolati, ma una caratteristica frequente del primo Neolitico dell’Europa centrale.

Per saperne di più, ecco un nostro video che sicuramente chiarirà altri tuoi dubbi:

Fonti:
http://www.lescienze.it/news/2015/08/24/news/conflitti_guerre_neolitico_fosse_comuni_massacri_torture-2734507/

1 commento

  1. Maurizio

    Devo dire… un piccolo retroscena che non conoscevo! Saluti, Maurizio!

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