Napoleone tra scoperte e conquiste

Tempo di lettura: 2 minuti Napoleone Bonaparte, prima nominato comandante in capo dell’armata d’Italia nel 1796, poi comandante dell’esercito francese contro l’Inghilterra nel 1797, proclamato in seguito primo console a vita nel 1802 e imperatore di Francia con la consacrazione di papa Pio VII(1742-1823) nel 1804, viene ricordato da tutti come un grande condottiero e come un abile conquistatore.
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Napoleone Bonaparte, prima nominato comandante in capo dell’armata d’Italia nel 1796, poi comandante dell’esercito francese contro l’Inghilterra nel 1797, proclamato in seguito primo console a vita nel 1802 e imperatore di Francia con la consacrazione di papa Pio VII(1742-1823) nel 1804, viene ricordato da tutti come un grande condottiero e come un abile conquistatore.

Sono però note a tutti le scoperte fatte da questo grande uomo durante le proprie imprese?

Egli si fece valere per la prima volta nel 1795 quando stroncò un’insurrezione messa in atto dai monarchici contro il Direttorio francese, che allora era la forma di governo instaurata dalla Costituzione dell’anno III.

Quando era solo un giovane generale si mise in luce grazie a ripetute battaglie vinte contro gli Austriaci, dove conquistò Milano, che trasformò in Repubblica cisalpina, e Venezia nel 1797.

Nel 1798 il giovane Bonaparte partì per l’Egitto su proposta del proprio consigliere, Charles Maurice Talleyrand-Périgord(1754-1838) principe e vescovo francese, il quale riteneva auspicabile la conquista di una colonia da parte della Francia che in quei tempi era in guerra contro la Gran Bretagna e ciò minava il commercio.

Recatosi con grande entusiasmo nel paese africano, Napoleone spianò alla gente del vecchio continente le strade di un paese semisconosciuto, anche se i Francesi avevano sempre nutrito un certo interesse per i paesi arabi, e Bonaparte, spinto dalla curiosità e sedotto dal mistero, trasformò quella che doveva essere una missione militare in una missione militare-scientifica.

Apparentemente la vita nella capitale egiziana, Il Cairo, sembrava pacifica nel suo mosaico di etnie e di religioni; ma i Mamelucchi, i quali erano miliziani di origini turche e circasse, davano preoccupazioni alla popolazione locale e Napoleone colse al volo quella occasione, poiché aveva deciso di presentarsi come un amico dell’Islam; invase i Mamelucchi e stroncò ogni tipo di resistenza.

Con Napoleone Bonaparte iniziarono gli studi archeologici dell’Egitto; tra le tante scoperte ci fu la città di Tebe, considerata la più grande e la più famosa, sede di numerosi templi; a Rashid (Rosetta) fu trovata dai francesi, su una foce del Nilo, una stele di basalto nero con un’iscrizione in tre lingue, in greco antico, in egiziano geroglifico e in egiziano demotico; tale stele, oggi conservata al British Museum di Londra, fu decifrata dall’egittologo Jean-François Champollion(1790-1832) solo nel 1822, un anno dopo la morte di Bonaparte, avvenuta il 5 maggio del 1821. Napoleone oltre a essere stato un intelligentissimo stratega militare, fu anche un uomo di cultura; non solo un invasore e un conquistatore, ma anche un esploratore desideroso di conoscere altri popoli.

Se egli non avesse accettato la proposta di Talleyrand, chissà se adesso saremmo a conoscenza di molte meraviglie da lui scoperte.


Fonti:
Web

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