Vi siete mai chiesti cosa sarebbe stato l’Antico Egitto se Howard Carter nel 1922 non avesse scoperto la tomba di Tutankhamon? Ci divide quasi un secolo da quella data, eppure credo che le foto in bianco e nero del tesoro o la maschera funeraria in oro massiccio del faraone siano due immagini che tutti conserviamo nitidamente nella memoria.
Del resto si trattò di un ritrovamento eccezionale che coinvolse non solo il mondo degli studiosi, ma persino quello della gente comune, così incredula di fronte a simili ricchezze e bellezze che non poté non fare di questo re una leggenda.
Molto si è detto e si continua a dire su Tutankhamon, il giovane faraone morto nel 1324 a.C. all’età di 19 anni, dopo soli nove anni di regno, e, se recentemente la scoperta di una stanza segreta nella tomba di Tut – che potrebbe appartenere alla madre Nefertiti – ha suscitato grande scalpore, vorrei invece porre l’attenzione su un aspetto meno appariscente ma che, secondo gli studiosi, potrebbe aiutare a capire molto sulla vita di questo ragazzo.
Pare infatti che la balia del principe, tale Maya, non sia altro che sua sorella Merytaton, figlia di Akhenaton e di Nefertiti (XVIII dinastia). La tomba di Maya, presentata recentemente alla stampa in vista della prossima apertura al pubblico, venne scoperta dall’egittologo francese Alain Zivie nel 1996 a Saqqara, nella necropoli situata a circa 20 km a sud del Cairo. Secondo lo studioso infatti, che ha potuto comparare le mummie della donna e di Tutankhamon, la somiglianza tra i due è sorprendente: hanno lo stesso mento, gli stessi occhi, gli stessi lineamenti del viso. Inoltre, ha affermato lo studioso, “le incisioni ritrovate sulle pareti della tomba di Maya mostrano la fanciulla seduta sul trono reale con in grembo il piccolo Tut”.
La cosa interessante è che la stessa immagine ricompare nella tomba del padre Akhenaton a Tel el-Amarna, la capitale del regno durante la riforma. Qui le raffigurazioni mostrano principalmente la morte di Merytaton, secondogenita di Akhenaton e Nefertiti, eppure “in queste scene c’è una donna che sta allattando un bambino, e questi non possono che essere la principessa e il fratellino”, ha affermato Zivie.
La mummia di Merytaton, purtroppo, non è ancora stata ritrovata (come del resto quella di Nefertiti, ragion per cui se la paternità di Akhenaton su Tut è certa, quella della madre ancora no) e c’è chi sostiene che la camera segreta possa essere la sua.
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“Tutte le ipotesi sono possibili. Passo dopo passo saremo in grado di comprendere al meglio la storia di Tutankhamon” ha concluso il ministro egiziano Mamduh al-Damati, che decide così di lasciarci ancora in attesa, un’attesa che dura da ben 94 anni!
Fonti:
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