Robot nella Prima Guerra Mondiale? Storia di una falsificazione mondiale

Tempo di lettura: 2 minuti

Spesso si sente parlare di improbabili invenzioni, utilizzate per la stragrande maggioranza di casi nelle due devastanti guerre mondiali all’interno dell’uno o dell’altro schieramento. E’ questo il caso emblematico di un’invenzione dimenticata da tutti i libri di storia, stiamo parlando di Boilerplate, ovvero del primo modello di robot al mondo, utilizzato in azioni militari. Il Boilerplate, ovvero “modulo precompilato”, fu presentato alla World Columbian Exposition di Chicago nel 1893.

Artefice del progetto fu il professor Archibald Campion, che lo presentò come appunto un modulo meccanico in grado di compiere azioni programmate, praticamente un robot a tutti gli effetti! Il suo primo utilizzo fu durante la guerra ispano-americana del 1898, quando combatté agli ordini del futuro presidente Usa, Theodore Roosevelt, insieme ad un piccolo corpo di volontari statunitensi. Vista la sua effettiva utilità sul campo di battaglia, fu utilizzato anche per una spedizione punitiva ai danni di Pancho Villa in Messico, durante le sanguinose battaglie della rivoluzione messicana.

Arriviamo quindi al 1918, quando l’esercito Usa deciderà di affidarlo alle truppe inglesi per combattere sul fronte contro l’esercito tedesco. Verrà quindi inscatolato e spedito via mare come un vero e proprio pacco, per poi essere aperto e utilizzato mesi dopo sul fronte occidentale. Ed è proprio qui che la storia di Boilerplate si interromperà. Utilizzato per vari scopi militari nei mesi più caldi della prima guerra mondiale, il robot sparirà sul fronte senza lasciare alcuna traccia.

Sono poche le persone a conoscenza di questa strana ma devastante invenzione ed il motivo è molto semplice: l’automa in realtà non è mai esistito ma è risultato essere il frutto di una vera e propria falsificazione storica!


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *