quello di un volto e di una mente, il suo nome è Hedy Lamarr, e parlerò di lei non solo come donna dalla spiccata arguzia, ma anche e soprattutto, di come il suo intelletto ha cambiato il mondo.
Hedwig Eva Maria Kiesler, nasce a Vienna il nove novembre 1914, da una famiglia dell’alta borghesia austriaca, padre ebreo e madre cattolica. Ad essi ascriverà quell’assenza d’affetto che in futuro segnerà e motiverà il difficile rapporto con i suoi figli. Brillante studentessa in ingegneria, abbandonerà gli studi per dedicarsi alla carriera cinematografica e ben presto, quel volto dagli occhi graziosi come un dipinto, la porteranno a recitare, nel ruolo di protagonista,
nel film Estasi. Una pellicola soggetta più volte a censure, nonché ad un lungo processo, data l’apparizione in topless della Kiesler e della sessualità libera palesata dal personaggio interpretato dall’attrice, affrancata dalle tipiche convenzioni sociali, etichetta di un’epoca – gli anni trenta – in cui la donna non poteva che essere relegata ad angelica protettrice del focolaio domestico, priva di qualsivoglia pulsazione legata alla mera passione.
Hedy stravolge il concetto di donna, e non è che il primo passo verso il profondo cambiamento che la sua persona compirà nel mondo nonché nell’idea di donna. Tuttavia la società è ancora troppo bigotta e dunque incapace a comprendere lo sforzo attoriale e personale della giovane e incantevole attrice. Il film non fu accolto nel modo sperato. Fischi e sgomento tramutarono il suo esordio nello spaventoso vuoto che fa seguito al senso di vergogna per ciò di cui non si è colpevoli. Non era colpevole della libertà che le pervadeva le idee, non era colpevole se ogni particella del suo corpo era devota all’arte e alla bellezza, non era colpevole se per lei il mondo dell’arte era quel luogo in cui la morale comune non attecchisce. Lo scrosciante plauso, per quel lavoro innovativo, tuttavia, non tarderà a flettere le coscienze, tramutandole al punto da porre l’accento sul contenuto interessante della scabrosa pellicola. Di essa si dirà infatti:
« Siamo privi di parole per rendere l’idea delle qualità di Estasi. È un poema pittorico, una sinfonia di stati d’animo e movimenti espressi con le più evanescenti sfumature della visione e dell’ascolto. Vive di un’armonia e di un ritmo che sono i ritmi crescenti e decrescenti della natura. »
(F. Stein, The Hollywood Spectator, 23 maggio 1936)
La mostra del film di Venezia, poi, ne celebrerà l’intensità e l’espressività, lasciando che la trasmissione di esso, potesse effondere endemico compiacimento, ancorché , tuttavia, ancora relegata a pellicola dal contenuto pornografico. Quegli anni per Hedy erano, in apparenza, ricchi di successo e di pacata serenità sentimentale.Ella è, nei fatti, sposa infelice del noto industriale di armi Fritz Mandl detto il il re delle munizioni amico personale di Benito Mussolini.
Nel frattempo la guerra imperversa in Europa e ben presto gli Stati Uniti saranno coinvolti. La comunità austriaca si mobilita contro i nazisti e con essa anche Hedy ben lieta di abbandonare le sue origini. Sfoggiando le sue pregresse conoscenze ingegneristiche, Hedy aiutata dal compositore George Antheil, partorisce il brevetto numero 2.292.387.