1924: che il Black Friday abbia inizio!

Tempo di lettura: 4 minuti
Il Black Friday, che ha origine nel primo dopoguerra, ha una storia molto particolare, sia per motivi folkloristici sia per motivi economici.
I motivi folkloristici sono legati alla festa del Ringraziamento americano, il Thanksgiving. Festeggiato tradizionalmente con un banchetto luculliano che prevede l’immancabile tacchino, prima di diventare una festa (anche) laica, era una celebrazione cristiana.

Happy Thanksgiving!

Nel 1621 ci fu una celebrazione religiosa ad opera dei pellegrini, ripetutasi nel 1623 con annessa documentazione: il governatore della colonia fondata dai Pellegrini, William Bradford, emise un ordine specifico rivolto alla comunità di Plymouth, nell’attuale stato del Massachussets. Espresse la volontà di pregare il Signore per il raccolto appena ultimato, dicendo

Tutti voi Pellegrini, con le vostre mogli e i vostri piccoli, radunatevi alla Casa delle Assemblee, sulla collina […] per ascoltare lì il pastore e rendere Grazie a Dio Onnipotente per tutte le sue benedizioni.

Si trattava di una cerimonia religiosa volta a ringraziare l’Altissimo per il buon raccolto e durante il Thanksgiving ancora oggi ci sono delle celebrazioni liturgiche alle quali presenziano i fedeli cristiani. Se per gli Stati Uniti si festeggia il penultimo giovedì del mese di Novembre, per i canadesi è il secondo giovedì di Ottobre, mentre in Italia tale ricorrenza cade nel penultimo giovedì di Ottobre e la liturgia cattolica prevede 72 ore di preghiera, che termineranno di domenica con la Santa Messa.

Per gli americani, inizia effettivamente il periodo delle feste natalizie: il raccolto veniva riposto nei granai per l’inverno, vengono macellati gli animali per le scorte dei mesi freddi, si fanno conserve e confetture prima che non ci siano più frutti di cui disporre. L’unico mestiere che si svolge ancora nei mesi invernali, nel settore terziario ovviamente, è quello del taglia legna: nel 1600 non c’era il riscaldamento a metano e non vi erano le stufe, bensì i caminetti e, considerate le riserve boschive dalle quali potevano attingere i padri pellegrini, non ci vuole molto per comprendere che di certo non si sarebbe temuto il freddo.

Mappa dei nativi americani e dei loro insediamenti
prima dell’avvento dei conquistadores e dei Pellegrini.

Purtroppo, questa ricorrenza ricorda anche il lutto della comunità nativa americana, come ricorda Debra Messing – attrice statunitense vocata per la filantropia e i diritti umani – proprio in questi giorni. Sul sito web canadese Native-land si possono recuperare delle mappe che mostrano i luoghi e i nomi degli insediamenti americani, come si può evincere dalla mappa qui presente. Infatti, il compito dei Pellegrini era quello di conquistare l’America, rendendola “bianca”, epurandola dai non credenti, o meglio, dai pagani. La lotta per catechizzare il suolo americano fu intrisa di sangue e il giorno del Ringraziamento ricorda anche questo.

Successivamente, il 1800 porta le decorazioni natalizie tedesche negli Stati Uniti e il pranzo (o la cena) vengono serviti su tavolate decorate e si recupera la tradizione dell’accensione del Tannenbaum (albero di natale) tedesco: un abete verde viene guarnito di candeline che vengono man mano illuminate con dei fiammiferi.

Andando avanti con gli anni, già nel periodo del primo Novecento si fa strada un altro uso, ovvero quello di cominciare a far compere per l’avvento del Natale proprio il venerdì che segue il Thanksgiving. Accade quindi che si esca per negozi, mercatini, per iniziare a preparare i primi regali per famigliari e amici.

La celeberrima sede di Tiffany, New York City. 

Così la grande boutique di Louis Vuitton di New York vede uomini d’affari, banchieri e commercianti accaparrarsi le migliori valigie per le vacanze incombenti oppure per acquistare la nuovissima borsa iconica per le mogli. Tiffany apre i battenti con una calca di fidanzati, mariti pronti a fare acquisti per le future e già mogli.

La sede newyorkese di Barneys, 7th Avenue.

Ecco che, nel 1923, apre Barneys, la catena di negozi di lusso degli Stati Uniti, con capi pregiati dell’ultima moda. Apre dapprima a New York, nella 7th Avenue e, volendo acchiappare l’attenzione dei compratori, il venerdì che segue il Ringraziamento propone sconti imperdibili per i clienti, al fine di promuovere la propria azienda.

Lo slogan del Black Friday di Amazon.com, 2018.

Nel 1924 altri negozi si comportano allo stesso modo: è il Black Friday del mercato azionario e finanziario. Si spende di più poiché ci sono offerte ad hoc, ci si accalca ai negozi, si prenotano le novità per i doni natalizi. Perché “black”? Semplicemente, perché la partita doppia americana, in economia, prevede gli introiti al netto segnati in nero (quindi Black) e le perdite in rosso. Notando un incremento degli utili in questo giorno, è chiamato Black Friday.
La moda divampa maggiormente a decorrere dagli anni Ottanta, fino ad approdare anche in Europa. In questo modo, si può capire dalle spese del “venerdì nero” quale sarà il potere di acquisto per il mese di dicembre e quanto si potrà guadagnare durante le vendite natalizie.

Comincia il periodo natalizio a NY!
 Ecco i nostri amici statunitensi al Bryant Park!

Ad oggi, con il dilagare della tecnologia, si parla anche di Cyber Monday: segue al Black Friday un lunedì in cui ci sono offerte nell’ambito dell’elettronica ed informatica e si trovano online, da cui “cyber”.

Smettete di leggere adesso, filate via a far le prime compere!

Di: Anna Maria Vantini

Fonti:
– Giovanni Orelli, La festa del Ringraziamento, Casagrande, Svizzera, 2000
– Native-land.ca
– Archivio online di “Vogue”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *