La storia e i suoi interpreti ci hanno talvolta abituato a clamorose bufale, alimentate da una molteplicità di fattori indipendenti tra loro, a cui gli storici hanno dovuto porre molta attenzione, non riuscendo altrettanto spesso a sfatarle nel corso degli anni. Dalle errate trascrizioni ed interpretazioni, alle falsificazioni vere e proprie, dalle cosiddette “leggende storiche” fino alle voci di corridoio, rimaste nell’immaginario comune per secoli e difficili da scardinare.
Oggi vorremmo parlarvi di tre importanti falsi miti medievali, approfonditi dettagliatamente e magistralmente da uno dei maggiori storici e divulgatori storici odierni, Alessandro Barbero, in alcune sue conferenze specifiche, tra cui il famoso Festival del Medioevo.
La paura dell’anno Mille
Tutti noi conosciamo perfettamente la leggenda sulla fine del mondo preannunciata pochi anni e mesi prima del fatidico anno 1000, un numero importante così come lo è stato per noi moderni l’anno 2000. Eppure nel Medioevo, l’importanza attribuita al capodanno dell’anno mille sembrerebbe essere stata notevolmente enfatizzata e romanzata soprattutto da interpreti successivi all’avvenimento, spesso molto più vicini a noi temporalmente che ai veri storici dell’epoca. Ecco uno dei primi video che vi proponiamo, in cui la questione della “paura dell’anno 1000” viene approfonditamente trattata in ogni suo aspetto:
Lo Ius Primae Noctis
Altra importante leggenda sul Medioevo, anch’essa fortemente romanzata e venuta alla luce molto tempo dopo da scrittori moderni è la cosiddetta locuzione latina dello “Ius Primae Noctis”. Di cosa si trattava nello specifico? Essa era un diritto signorile tipico soprattutto dell’alto medioevo che tradotto in italiano significa “diritto della prima notte”. Tale diritto spettava infatti al signore feudale di una determinata zona e consisteva in una pretesa delle prestazioni sessuali di una qualsiasi donna che si fosse da poco sposata.
Tale diritto fu spesso indicato, in modo improprio, con l’espressione “droit du seigneur”, cioè “diritto del signore”, il quale fa riferimento in realtà a una vastissima gamma di diritti riconducibili al signore feudatario: dalla caccia, alla riscossione di tasse e tributi, fino all’agricoltura. Non vi sono infatti testimonianze specifiche sulla cui base si possa affermare l’esistenza e la diffusione di tale diritto nell’Europa medievale.
La teoria della terra piatta
Chiudiamo forse con la più celebre teoria che molto spesso si fa risalire proprio al periodo medievale, ovvero l’idea che il mondo su cui viviamo non sia effettivamente una sferico ma piatto. Questo falso mito medievale trae le sue origini da alcune false interpretazioni moderne, basate sul fatto che prima della famosa rivoluzione scientifica di Galileo, Copernico, Giordano Bruno e Newton, nessuno credesse all’esistenza di una terra sferica, per mancanza di teorie pregresse e per totale e cieco affidamento alla teoria tolemaica, principale punto di riferimento della Chiesa Cattolica.
Ancora una volta, Barbero ci spiega che le nostre credenze su questo periodo da molti considerato “oscuro” andrebbero rivalutate in positivo. Sarà infatti solamente negli ultimi secoli prima del nuovo millennio che le teorie della “terra piatta” salteranno fuori, protraendosi fino ai giorni nostri…