L’amore secondo il pensiero di Lev Tolstoj.

Tempo di lettura: 7 minuti Una disamina riguardo a come Lev Tolstoj concepisce l'amore e quali sono i cardini del suo pensiero al di là dei romanzi più famosi.
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Un racconto “diverso”.

Noi siamo soliti ad associare Lev Nikolàevič Tolstòj ai suoi più grandi successi letterari, quali Anna Karenina (https://books.google.it/books/about/Anna_Karenina.html?id=SRPFG7MhyY0C&redir_esc=y) – non provate anche voi compassione per Levin? – e Guerra e Pace (https://books.google.it/books/about/Guerra_e_pace.html?id=yV_CDup83JIC&redir_esc=y), sicuramente i suoi capolavori.

Ritratto di Lev Tolstoj.

Qualcuno ha mai invece letto il galateo-racconto Amore e dovere?

Ovviamente, il titolo non poteva che essere l’unione di due opposti, come spesso accade ai libri della letteratura russa e inglese. Delitto e castigo (Fëdor Michajlovič Dostoevskij) Ragione e sentimento (Jane Austen) dovrebbero farci subito sobbalzare.

Tuttavia, questo per chi ha letto – o visto i film o ha sentito nominare – Tolstoj è un racconto diverso perché breve e perchè già nell’incipit ci sono elementi che fanno presagire come si svolgerà poi.

Perché amano gli uomini.

Il titolo di questo paragrafo si presenta in corsivo perché sono esattamente le prime parole che mette nero su bianco l’autore. Lo spiega poi, con una serie di massime e riflessioni:

L’uomo ama, non perché sia suo interesse amar questo o quello, ma perché l’amore è l’essenza dell’anima sua; perché non può non amare.

L’uomo non vive per soddisfare i suoi bisogni, ma vive per l’amore.

Il vero amore, quello che si manifesta, non per via di parole, ma di atti, dà solo la vera sagacia e la saggezza vera. L’amore non può essere sciocco.

Là dove cessa l’amore, comincia il disgusto.

L’amore è un sentimento che si può avere, ma non si può predicare.

L’unità nell’amore, può dar la maggiore somma d’amore.

Per essere capace di amare gli altri, bisogna non amare esclusivamente sé stesso.

Tutte le maniere dell’educazione femminile, non hanno che uno scopo: attrarre gli uomini. Le une attraggono colla musica e coi capelli arricciati, le altre colla scienza e la virtù.

Le donne, simili a regine, tengono come prigionieri di guerra ai lavori forzati nove decimi degli uomini. E tutto questo perché si sono tolti loro i diritti uguali a quelli dell’uomo. Esse si vendicano sulla nostra voluttà.

Le donne abbandonate seducono altri uomini e diffondono la depravazione nel mondo.

Lev Tolstoj, Amore e Dovere
Una delle copertine più note di Amore e dovere.

Ora, prima che qualche minoranza si senta presa di mira da queste parole, rammentiamo che si tratta di una citazione presa parimenti da un racconto scritto verso la fine dell’Ottocento.

Definito quindi il momento storico in cui si scrive (la Russia Imperiale), resta da notare il pensiero dello scrittore che imputa alla donna una lunga serie di amenità volte a soggiogare l’uomo, che se ne bea di questo.

Al contrario, un uomo che osa abbandonare una donna è complice dello disfacimento dei costumi contemporanei e della depravazione del mondo: infatti Tolstoj scrive “Le donne abbandonate“, ma da chi? Dall’uomo.

Pertanto, le priva di qualsivoglia colpa e lo si potrebbe definire quasi femminista in un certo senso, soprattutto perchè poi fa seguire a tali massime un elogio alle madri.

L’abbandono per Tolstoj

Non ci dobbiamo stupire che Lev Tolstoj spenda del tempo per definire com’è l’abbandono in questa società di fine Ottocento e scrive che è inumano da parte di un uomo ferire una donna e viceversa.

Leggiamo dunque:

L’abbandono di colui o di colei che ci siamo scelto a compagna dell’estistenza, per andar con un altro o con un’altra, è non solo un atto contro natura come l’incesto, ma un atto bestiale e inumano.

Lev Tolstoj, Amore e dovere

Ebbene, più che un racconto inizia ad apparire quale prontuario di regole da seguire, un vademecum per qualsiasi donna o uomo.

Le donne formano la pubblica opinione

Esattamente: per Tolstoj sono l’epicentro dello sviluppo dell’opinione pubblica e scrivendo di questo offre loro un potere notevole.

Questo è dovuto al fatto che nella società contemporanea all’autore, le donne formino i giovani e così facendo, per osmosi, le loro opinioni, apprese a loro volta dalla società, giornali e libri, vengono trasmesse ai figli.

Non si nega e, anzi, si pone un accento su quanto sia gravoso questo compito e, di conseguenza, quanto siano importanti le donne nella società, a qualsiasi livello.

Qual é il compito dell’amore

Il compito dell’amore, che non è solo una parola, bensì anche un’attività per lo scrittore russo, è il bene altrui e deve manifestarsi tramite le azioni.

Sappiamo infatti quante parole prive di significato circondino quello che talvolta è – erroneamente – chiamato amore e solo le azioni ci permettono di manifestarlo e renderlo tangibile.

Addirittura, si legge che l’amore è capace di risolvere tutte le contraddizioni della vita e di dare all’uomo un bene completo, la cui ricerca costituisce la vita stessa.

Sono parole intrise di volontà e di inclinazione all’azione, alla ricerca, alla scelta di una strada che completi e che provochi sempre e comunque gioia nell’essere umano.

Infatti, l’amore non può portare mai a qualcosa di negativo, come sottolinea più volte Tolstoj.

Le tre specie dell’amore

Tolstoj distingue tre tipologie d’amore: l’amore elegante; l’amore devoto e l’amore attivo.

Dichiara, prima di discuterne, che

Non considero qui l’amore di un giovane per una ragazza o viceversa, perché quell’amore mi spaventa. Sono stato abbastanza infelice nella mia vita, per non avere trovato in esso una sola particella di verità. Non ci ho visto che menzogna […]. Io voglio parlare dell’amore della creatura, dell’amore che […] si concentra su di un solo individuo, si divide tra più persone, o si riversa su tutti; dell’amore […] per le creature umane.

Lev Tolstoj, Amore e dovere

Palesemente, l’autore non vuole dare spazio agli abbagli della gioventù, che per un motivo o per un altro restano chimere prese per leoni.

L’amore elegante

L’amore elegante consiste nel farsi catturare dalla bellezza del sentimento che si prova e nel dilettarsi di questa manifestazione al punto che le persone che così amano sono consapevoli di che sentimento si tratti.

A questa tipologia, appartengono tutti coloro che non hanno necessità di essere ricambiati, non esercitando peraltro alcuna influenza sull’oggetto del loro amore, in un elegante distacco affettuoso.

Potremo definire questo amore incondizionato, nell’accezione che non è condizionato mai dal ricambio: amare per amare.

L’amore devoto

L’amore devoto consisste nel completo sacrificio per la persona oggetto dell’amore profuso.

Coloro che provano tale sentimento, non vogliono essere ricambiate, quasi masochisticamente, e il loro scopo è quello di mostrare sempre la propria devozione al punto di morire per essa.

Alla luce degli studi di Lacan e Deleuze, nonché della semplice logica, si tratta di un modo di amare errato, in quanto annienta il soggetto.

L’amore attivo

Tale amore consiste nel desiderare ardentemente di poter soddisfare ogni fantasia, bisogno o voglia della persona oggetto del proprio amore.

Tale affetto raramente viene espresso a parole e chi lo prova non è sempre convinto di amare abbastanza, di non dare, darsi abbastanza, il che fa nascere una coazione a ripetere di sforzi per essere all’altezza delle proprie aspettative.

Taluni, ardiscono di essere amati a loro volta e di tanto in tanto credono di esserlo, seppur spesso alla ricerca di altro ancora, che cercano di ottenere tramite il dono di ciò che possiedono moralmente e materialmente.

Segue poi un racconto breve, per poi tornare a definire il dovere associato all’amore.

Gli amanti, Renè Magritte.

La vita morale

Quando si disquisisce di sentimenti, non può mancare il punto sulla morale.

Il principio dell’amore, la sua radice, non è, come si crede ordinariamente, uno slancio di passione che oscura la ragione; è, al contrario, lo stato d’animo più razionale e più luminoso, il più calmo e più giocondo che esista; è lo stato proprio ai fanciulli e ai saggi.

Lev Tolstoj, Amore e dovere

Ecco quindi una definizione pura e ssemplice dei che cos’è l’amore: un sentimento che illumina, fa rispendere la ragione, il raziocinio, la morale, l’etica ed ogni altra nobile qualità o virtù in possesso dell’uomo.

Non oscura, ma illumina e quanto è soave leggere che il pensiero ordinario è errato!

L’autore prosegue ad esemplificare quanto detto e come effettivamente rispecchi la società non solo di allora, ma anche di oggi.

Le relazioni fra i sessi

Verrà un giorno in cui gli uomini si domanderanno come abbia potuto esistere un’època in cui era permesso che le donne turbassero la pace e l’equilibrio della società sovreccitando i sensi colle arti della sensualità.

Lev Tolstoj, Amore e dovere

Tolstoj riassume e rimarca l’importanza e il potere della donna nelle questioni d’amore, poiché è il loro fascino che sovverchia i sentimenti dell’uomo, come se il contrario non fosse quasi possibile.

Questo non è da imputarsi ad uno stratagemma per delegare eventuali colpe al gentil sesso, bensì è da ricercare nella biografia dell’autore che, come aveva già dichiarato, per amore soffrì molto non riuscendo a conquistare chi amava nel momento in cui amava.

La tempesta, Giorgione. Rievoca quanto scritto sopra.

Perché il grande Tolstoj sente la necessità di scrivere delle norme comportamentali?

Rispondere a questa domanda non è poi così difficile: dopo gli esempi di congiure e tradimenti presenti in Anna Karenina e Guerra e Pace – citiamo soltanto i più testi più noti – l’autore sentiva la necessità di essere chiaro circa la sua morale.

Un’altra raffigurazione di Lev Tolstoj.

Seppur di intrighi e sollazzi spesso Tolstoj parla, l’intenzione di questo libricino che abbiamo in mano è quella di chiarificare il pensiero dello scrittore, in modo tale da non essere relegato a copia dei suoi testi.

Risultava infatti importante che i volumi pubblicati fossero il lavoro dell’autore e che l’arteficie di tali capolavori venisse delineato per bene come “altro da essi”, come un uomo a sé.

Spesso, abbiamo la propensione, ancora oggi, di azzerare il limite tra autore e romanzo, opera, saggio, eppure è sbagliato.

L’intento di Tolstoj ci fa capire come talvolta occorra una spiegazione chiara ed univoca alla quale attingere per conoscere chi scrive.

Ora sappiamo di più riguardo a Lev Tolstoj, l’uomo che si cela dietro le pagine della Karenina e di Guerra e Pace e di altri innumerevoli capolavori.

Fonti:

  • R. Coaloa, Lev Tolstoj. Il coraggio delle verità, Edizioni della Sera, 2015
  • G. Deleuze, Istinti e istituzioni, Mimesis edizioni, 2018
  • (a cura di) M. C. Ghidini, L. Tolstoj, Pensieri ultimi, parole penultime. Diari 1908-1910, Diabasis, Parma, 2019
  • J. A. Miller, Logiche della vita amorosa. Sintomo e fantasma. Il Gide di Lacan, Astrolabio Ubaldini, Roma, 1997
  • R. Rolland, Tolstoj, Castelvecchi, Roma, 2014
  • L. N. Tolstoj, Amore e dovere, Independently published, 2021
  • L. N. Tolstoj, Anna Karenina, Feltrinelli, Milano, 2013
  • L. N. Tolstoj, Guerra e pace, Einaudi, Torino, 2018

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