Le origini storiche dimenticate del conflitto russo-ucraino

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Tempo di lettura: 3 minuti Cosa sta accadendo in Ucraina? E perché la Russia ha deciso di invadere questo stato sovrano?
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Il 24 febbraio 2022 passerà alla storia sicuramente come una giornata da non dimenticare, come l’inizio di un conflitto che avrà ripercussioni in Europa, Asia ed America, sostanzialmente in 3 dei 5 continenti mondiali. Ma le origini del conflitto russo-ucraino non sono di certo recenti ed è per questo che in questo video cercheremo di analizzare le origini antiche e spesso dimenticate della lunga lotta tra questi due paesi, con la speranza che, prima o poi, tutto questo possa un giorno terminare finalmente con una duratura pace.

Cosa succede in Ucraina in breve

Le notizie del conflitto tra Russia e Ucraina non sono di certo nuove ai nostri occhi. Infatti, queste due nazioni sono state coinvolte in un conflitto che dura ormai da otto lunghi anni. Per riassumere, nel 2014, la Russia ha approfittato dei disordini politici nel paese vicino per stabilire il proprio controllo politico/militare sulla penisola di Crimea, appartenente di fatto all’Ucraina. La guerra che ne è seguita – tra l’esercito ucraino, i ribelli sostenuti dalla Russia e le truppe russe nelle due regioni orientali dell’Ucraina note collettivamente come Donbas – Lugansk non si è mai formalmente conclusa, e ad oggi si stima che oltre 14.000 persone siano state uccise e 1,5 milioni disperse o sfollate.

Carro armato ucraino. Fonte: Wikimedia Commons

L’ultima mossa di Putin, prima dell’attacco intercorso tra la notte del 23 febbraio e la mattina del 24, era stata ammassare fisicamente un enorme numero di truppe russe lungo il confine ucraino – probabilmente fino a 100.000 uomini. La Russia ha sempre negato di pianificare un’invasione del paese, ma i funzionari russi hanno lanciato un ultimatum alle potenze dell’ovest chiedendo garanzie scritte contro ogni ulteriore espansione orientale della Nato, ovvero l’alleanza militare a scopo difensiva, nata dopo la Seconda Guerra Mondiale per volere degli statunitensi, un vero e proprio organo di controllo militare contro la possibilità di un nuovo strapotere in Europa, che controllava inoltre anche l’espansione dell’URSS comunista verso occidente. E sembrerebbe proprio essere la Nato, l’artefice dell’azione militare russa, presieduta dal presidente Putin, il quale ha dichiarato più volte di voler negare che l’Ucraina e altri ex paesi sovietici possano diventare membri dell’organizzazione, vista come una minaccia sempre più vicina a Mosca. Il vice ministro degli Esteri russo, ha inoltre paragonato la situazione attuale alla crisi dei missili di Cuba del 1962, un teso stallo di 13 giorni tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica sul posizionamento di alcuni missili nucleari segreti a Cuba, che ha portato il mondo al limite della terza guerra mondiale.

Alcune premesse

Anzitutto, prima di iniziare a parlare di storia, più che di politica attuale, sono necessarie alcune premesse:

L’Ucraina si trova nell’Europa orientale tra la Russia e gli stati membri dell’UE/Nato, al confine con la Polonia, Slovacchia, Ungheria e Romania. L’Ucraina confina anche con la Bielorussia a nord e la Moldavia a sud. Fondamentalmente, l’Ucraina condivide un confine con la Russia.

L’Ucraina e la Russia sono due paesi indipendenti, emersi con il crollo dell’Unione Sovietica nel 1991. Ma come ex repubblica sovietica, l’Ucraina ha profondi legami sociali, culturali ed economici con la Russia.

L’ucraino è l’unica lingua di stato dell’Ucraina indipendente. Tuttavia, fino a poco tempo fa, la maggior parte dei centri urbani e delle aree industriali erano prevalentemente russofoni, ad eccezione delle regioni più occidentali solidamente ucrainofone. Questo ha cominciato a cambiare negli anni 2000, con le nuove generazioni che sono passate solo attraverso il sistema scolastico ucraino. L’aggressione russa e la successiva introduzione della legislazione sulla lingua ucraina hanno accelerato il passaggio all’ucraino in tutte le sfere della vita.

La stragrande maggioranza del mondo considera l’annessione russa della Crimea nel 2014 un’occupazione illegale. La presa della Crimea da parte della Russia è stata la prima volta dalla seconda guerra mondiale che uno stato europeo ha annesso il territorio di un altro. Anche se il governo russo lo nega, “volontari” russi e truppe regolari sono presenti anche nelle due autoproclamate “repubbliche popolari” filorusse nella regione del Donbas vicino al confine russo.

Fatte queste doverose premesse, iniziamo il nostro racconto sulle origini del conflitto russo-ucraino, che potete trovare sul nostro canale Youtube o sui nostri Podcast di “Eventi Dimenticati” oppure qui sotto, in formato player:

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