Napoleone e la sua altezza, un falso storico ancora attuale

Tempo di lettura: 4 minuti Oggi analizzeremo uno dei temi più ricorrenti e forse più discussi quando si parla di Francia Napoleonica. E’ infatti importante sfatare quanto più possibile ogni tipo di mito storico, soprattutto se essi circolano in rete e sono diventati nel tempo veri e propri “cavalli di battaglia” da sfoggiare nelle semplici discussioni tra amici e familiari. Ritornando quindi al nostro argomento, sfateremo per quanto ci compete un falso storico ricorrente: la bassa statura di Napoleone!

Continua a leggere

I cento giorni di Napoleone e la preparazione della campagna di Belgio

Tempo di lettura: 5 minuti Nella primavera del 1815 Napoleone ha lasciato il suo piccolo regno dell’isola d’Elba, a bordo del brigantino l’Inconstant. Il 1 marzo sbarca a Golfe-Juan con un distaccamento di 600 uomini della Vecchia Guardia, un centinaio di lancieri polacchi, 300 soldati del battaglione Corso, alcuni fiancheggiatori dell’isola d’Elba e parte del suo stato maggiore, circa 1100 uomini in tutto. Il suo ritorno a Parigi è molto fortunato, infatti già durante l’attraversata incrocia la nave incaricata di sorvegliarlo, ma il capitano di quest’ultima non sospetta nulla.

Continua a leggere

Napoleone tra scoperte e conquiste

Tempo di lettura: 2 minuti Napoleone Bonaparte, prima nominato comandante in capo dell’armata d’Italia nel 1796, poi comandante dell’esercito francese contro l’Inghilterra nel 1797, proclamato in seguito primo console a vita nel 1802 e imperatore di Francia con la consacrazione di papa Pio VII(1742-1823) nel 1804, viene ricordato da tutti come un grande condottiero e come un abile conquistatore.

Continua a leggere

Burke: l’intellettuale antirivoluzionario

Tempo di lettura: 2 minuti Edmund Burke (1729-1797) politico, scrittore e filosofo britannico, di origine irlandese, è considerato il precursore della “letteratura controrivoluzionaria”. Per Burke parlare di rivoluzione era parlare di anarchia; secondo il filosofo, infatti, solo una necessità estrema poteva giustificare la scelta di quest’ultima. Per necessità estrema egli intendeva parte di quell’ordine dell’universo al quale l’uomo, volente o nolente, doveva sottostare. Burke viene ricordato per essere stato fortemente contrario alla rivoluzione francese; egli giudicò i rivoltosi di quell’epoca violenti, privi di pudore e manipolatori.

Continua a leggere